Un mio collega di missione, anziano Chatterton, fra un servizio e l'altro mi parlava del padre, delle cose che aveva fatto , di ciò che gli aveva insegnato. Erano talmente tanti e continui i riferimenti che faceva al suo genitore, tanto da provocarmi un senso di invidia per quei rapporti stupendi. Volli allora carpire il segreto di tale stupendo rapporto e gli chiesi: "ma tu vivi 24 ore su 24 con tuo padre?" E lui mi rispose: "magari! Io mio padre non l'ho neanche conosciuto, perché è morto poco prima che io nascessi."

"Ma allora," replicai "come fai a sapere tante cose di lui?". "Beh," mi rispose, "ho letto il suo diario."

il diario di famiglia in cui citare gli eventi più importanti di carattere generale, il diario personale per ricordare gli eventi, ma anche i sentimenti provati, le persone conosciute, le esperienze. Scrivere la propria vita permette uno sfogo quando si è sconsolati, rivedere con gioia i successi e constatare la crescita paragonando il presente al passato.

Dopo i primi tre figli, per l'ultima volta uso la mia mano per riempire un libricino dove conservo le memorie dell'ultimo nato. Ora che ha sei anni, di domenica mi faccio dettare le sue impressioni più vivide sugli ultimi avvenimenti. Gli altri figli sono diventati autonomi.

A parte le grandi doti di fotografo professionista, ognuno dovrebbe dotarsi di buoni strumenti per immortalare il passato. Attraverso la visione delle fotografie (o di filmati), i fortunati discendenti riescono ad avere una idea dei loro antenati, ne carpiscono le forme, ne immaginano le azioni, fondano un senso di identità e di appartenenza.

E' un aiuto alla  memoria per ricordare eventi belli e brutti, per constatare la crescita e l'evoluzione, un ausilio per aiutarsi nel descrivere cose passate o di altri posti, è uno strumento per ben passare del tempo con la propria famiglia.

" Ecco, io vi manderò Elia prima del grande e terribile giorno del Signore ed egli volgerà i cuori dei padri ai figli e i cuori dei figli verso i loro padri".

La chiesa è famosa nel mondo per aver creato nelle montagne di granito, un archivio gigantesco dove vengono raccolte tutte le informazioni che aiutano a compiere la ricerca genealogica, o a registrare il lavoro già svolto in tal senso. Anche a livello locale i dati sono disponibili tramite l'ausilio di mezzi di lettura che permettono di accedere a microfilms di documenti compilati in ogni parte del mondo. Sono i cosiddetti "centri genealogici".

La ricerca in se stessa comporta il gusto di delicati sentimenti di affetto fra i ricercatori e i loro parenti e più in particolare fra i figli e i padri. Individuare le date e i luoghi degli eventi importanti e cercare di scovare informazioni sulla loro vita è semplicemente meraviglioso.

Cominciare non è difficile. Basta chiedere ai parenti più prossimi. La ricerca va poi proseguita negli uffici di anagrafe, negli archivi di stato, nelle parrocchie della chiesa cattolica e tramite le nostre forniture.