Mi chiedo se il provvedimento di limitare il
traffico, proibendo la circolazione alle vetture non
catalitiche, non sia discriminante. Rilevare il possesso di tali
veicoli dimostra che le persone penalizzate sono quasi tutte di
età medio-alta e di reddito quasi insufficiente alla
sopravvivenza. Vogliamo aiutarle ad eliminare dalla loro agenda
alcune voci durante la giornata, o preferiamo che si indebitino
oltre le loro possibilità? Trattandosi comunque di una sparuta
minoranza e che l’effetto sull’inquinamento è trascurabile
confrontato con quello di mezzi pesanti, fabbriche e quant’altro,
veramente non era possibile pazientemente aspettarne
l’estinzione naturale, dato che non se ne vendono più nuove?
Non sarebbe stato possibile proibirne la vendita dell’usato?
Un’altra osservazione. Domenica 30 c’è stato il blocco
totale del traffico. Immagino un residente in vie prossime allo
stadio, impossibilitato a viaggiare per realizzare i suoi mille
possibili motivi, vedersi allo scadere del termine,
districandosi per tornare a casa a piedi, dopo essere sceso
dall’autobus, circondato da migliaia di autovetture cariche di
tifosi, facinorosi e non, diretti ad assistere
all’irrinunciabile spettacolo del calcio. |
Per rispondere alla lettera del signor Maldarizzi
del 2 dicembre sull’inquinamento dei veicoli e sul blocco del
traffico: dobbiamo renderci conto che esiste un’emergenza
aria: l’Oms indica nell’inquinamento dell’aria una delle
cause che portano a patologie gravi alle vie respiratorie, fino
alle più "banali" allergie, infezioni e disturbi
vari. È vero che l’inquinamento è dovuto a vari fattori
(industrie, riscaldamento delle abitazioni, autovetture) è
quindi indispensabile che ognuno faccia la sua parte;
smettiamola di dare la colpa solo agli altri. Purtroppo è molto
difficile, una volta che ne abbiamo assaporato la comodità,
togliere il fondo schiena dalla nostra amata auto e porlo su un
autobus, su una bicicletta o pensare di spostarsi insieme a
qualche collega o se non possiamo proprio farne a meno, valutare
l’utilizzo di carburanti meno inquinanti: questi grandi
"sconosciuti" (Gpl, metano, elettrico; milioni di euro
di incentivi sono messi a disposizione dai Ministeri, dalla
Regione, dalla Provincia di Brescia e dal Comune di Brescia).
Smettiamola di fare le vittime!: quelli che nel giorno del
blocco domenicale del traffico (fissato già da mesi) hanno le
urgenze più disparate, improrogabili, impossibili da evitare!
Pensiamoci! Ogni volta che accendiamo la nostra bella auto,
pensiamoci: stiamo rovinando la nostra bella aria, quella che
respiriamo noi, i nostri figli; non possiamo proprio farne a
meno? almeno qualche volta? chi si è recato domenica 30
novembre in città, ha potuto vedere tante, tante, tante
persone, come non se ne vedevano da tempo, camminare per le
strade, con i passeggini, con i figli in bicicletta, sorridenti
e consapevoli di vivere un momento piacevole, gioioso, ma
soprattutto possibile. È così difficile? Viva le domeniche
senza auto.
Arch.RICCARDO PRETTO |