Un mio amico albanese ha raccolto commenti sul
suo popolo in merito alla prostituzione qui a Brescia. Ha poi
chiesto ai suoi interlocutori italiani:"Chi sono i clienti di queste
donne?".
Secondo il mio parere non è andato lontano
dalla verità. Per quanto siano responsabili i promotori di questo
traffico, con tutte le conseguenze che ne derivano, alla base del
fenomeno c'è cattiva educazione e immoralità da parte dei nostri
concittadini.
I "clienti" sono colpevoli della distruzione di
altre famiglie, oltre che della propria, le cui figlie vengono
schiavizzate; in parte sono responsabili di tutto ciò che gravita
intorno a questa attività, compresi le risse e gli omicidi, il
malcostume, la paura di circolare in città nelle ore serali, nonchè
delle spese per la pubblica sicurezza e per la struttura sanitaria
(ho sentito dire che l'albanese ferito in via dello stadio sia già
costato all'Amministrazione ben cento milioni di lire).
Vorrei fare un appello alle persone loro
malgrado coinvolte in questi crimini: rispettate le vostre mogli
essendo loro fedeli, e se non siete sposati, rispettate voi stessi.
Rispettate il simbolo della femminilità che rappresenta anche le
vostre madri e le vostre sorelle.
Per i giovani si potrebbe fare molto di più. I
genitori, gli insegnanti e tutti gli operatori sociali, dovrebbero
sensibilizzarli verso l'integrità personale, l'igiene e una serie di
valori di base che garantiscono l'amore e il successo nel
matrimonio.
Forse sono utopista, lontano da una soluzione
immediata del problema, ma a lungo andare credo che la prevenzione
possa essere l'unico vero rimedio. |