Pattugliando la zona di sera non è improbabile
sorprendere qualcuno che non rispetti il semaforo rosso. Anche
quella freddissima sera lo vedemmo nettamente davanti a noi. Ci
avvicinammo alla sua macchina e gli facemmo cenno di fermarsi poco
più avanti. Dopo la fermata lo scorgemmo fare una veloce ricerca dei
documenti che portò con sé appena sceso dal veicolo.
Mi meravigliò subito la parte superiore del suo
abbigliamento, consistente in una semplice maglietta di cotone a
mezze maniche.
Si avvicinò a noi con moto veloce; si avvicinò
molto, fino a sfiorare col suo naso quello del mio collega.
Guardandolo poi in volto gli disse: "io non ho paura di nessuno!".
Tracotanza, balordaggine e sfrontatezza dovute
probabilmente all'uso di sostanze eccitanti, ma sicuramente
rappresentative di un modello di vita consolidato.
Il mio primo pensiero fu:"so io di chi dovresti
avere paura... di te stesso! Perchè invero, sei il tuo peggior
nemico".
Siamo nemici di noi stessi quando commettiamo
peccati.
Lessi una graziosa metafora della parola
"peccato". L'autore diceva che esso è simile ad un masso che
portiamo in uno zaino mentre saliamo il pendio di una montagna. Ci
conviene tenerlo in carico? E' un ostacolo verso la serenità,il
progresso , la libertà.
Auguro a tutti lo snellimento del carico
personale ed una marcia più spedita. |