Ho partecipato con vivo interesse all'incontro
del 6 marzo organizzato dal Comune di Brescia. Coordinatrice
semplice ed efficace Rosangela Comini, presidente del Consiglio
Comunale di Brescia; molto professionale l'avv. Fernanda Contri,
giudice della Corte Costituzionale; chiaro, toccante e coinvolgente
l'intervento dell'On. Tina Anselmi, già Ministro del Lavoro. Donne
che con l' esempio della loro vita danno un'idea di una dimensione
femminile fino a poco tempo fa ignorata.
All'atto della Costituzione Italiana, nel 1948,
furono sanciti diritti e doveri inerenti l'uomo e la donna,
considerati per la prima volta sullo stesso piano. Da allora alcune
disposizioni hanno trovato attuazione, ma si sa, adeguarsi ai
principi è più difficile che scriverli. C'è ancora molto cammino da
fare ed è importante compierlo con ragionevolezza, con gli strumenti
che sono garanzia di un paese libero.
Benché prestassi molta attenzione alle loro
parole, facevo alcune considerazioni.
Le donne mormoni (nello Stato di Utah, U.S.A.)
sono state le prime al mondo ad esprimere un voto politico (1840) e
ad avere libertà di riunirsi ed organizzarsi per dare il loro
contributo alla società, ma già prima non si sentivano mancanti di
nulla, forse perchè a loro è sempre stato riconosciuto
l'estremamente importante ruolo di madri e mogli.
Il mio pensiero è che la donna non sia stata
affatto rispettata nel passato, come se fosse persona destinata alla
servitù. se non alla schiavitù. Da questa condizione storica è nata
la voglia di ribellarsi che ha provocato, ohimè, anche la fuga dalla
casa.
In quella che poteva essere una svolta buona e
decisiva, sono stati trascinati via valori millenari che sarebbe
stato importante non rinnegare, facendo di tutte le erbe un fascio,
ma sarebbe stato utile ponderare, discernere, selezionare, scartare
lo sconveniente e mantenere il giusto.
Purtroppo la pratica generale evidenzia un
capovolgimento totale.
Cos'è più importante?
Ve lo dico dal punto di vista del vangelo:
viene prima la famiglia, poi tutto il resto, per quanto
apprezzabile.
Il compito di madre non è sostituibile e non
può essere barattato o ridotto al tempo che rimane libero dal lavoro
o da qualsiasi altro impegno.
E' bene che tutte le donne reclamino i propri
diritti...iniziando dalla loro casa. |