Durante il mese scorso, con maggiore
intensità nella settimana precedente la ricorrenza pasquale,
sono state proiettate in televisione delle riduzioni
cinematografiche della vita di Gesù.
Alcune le ho seguite con il piacere di
rinnovare con facilità una visione panoramica della Sua vita e
della Sua missione, ma memore di precedenti rappresentazioni, ho
mantenuto l'atteggiamento di spettatore critico. A
conferma di questo, pur apprezzando la buona volontà di autori,
registi ed interpreti, pur riconoscendo alcuni caratteri
interpretativi di ottima qualità, ammettendo la vena artistica
che crea scenari, coreografie ed altri strumenti propri delle
rappresentazioni cinematografiche, ho dovuto inghiottire
distorsioni della verità alla quale sono così particolarmente
affezionato. Ho riscontrato forzature
per dare un tono a volte troppo "umano", a volte
troppo ascetico di Gesù. Non parliamo poi del povero Giovanni
Battista che in quasi tutte le opere fanno comportare più come
un isterico, pazzo nevrastenico, che come un profeta di Dio.
Anche aspetti dottrinali, cioè insegnamenti fondamentali della
fede cristiana, sono stati travisati. Sono
grato a chi ha han reso possibili queste proiezioni perché
quanto offerto è senz'altro molto positivo. Del resto è sempre
meglio parlarne che ignorare l'argomento. Vorrei però a questo
punto, spendere qualche parola a complemento di quanto emerso. Gesù
Cristo ha insegnato principi di fede e di comportamento in cui
si è completamente identificato. Lui era la Parola. La
esemplificava con le Sue azioni e le Sue scelte, suggellandola
infine con la Sua morte. La verità non
cambia. Lui stesso, in una rivelazione data a Joseph Smith, l'ha
definita "la conoscenza delle cose
come sono, come furono e come saranno". Durante
la Sua missione terrena l'aveva resa desiderabile e auspicabile
suggerendo il modo per conoscerla: "Se
obbedirete ai Miei comandamenti conoscerete la verità e la
verità vi farà liberi". Molti
uomini sono diventati liberi conoscendo la verità, avendo
obbedito ai Suoi comandamenti e mettendola in pratica; e siccome
la verità non cambia, anche la sua applicazione forgia uomini
che pur differendo in carattere, temperamento, cultura e
costumi, sono però diventati simili fra loro nelle
caratteristiche cristiane, inequivocabili, inconfondibili,
imprescindibili, inoppugnabili. Prendo
ad esempio uno di questi profeti, il presidente Gordon
B.Hinckley. Egli è diverso da coloro che lo hanno preceduto
perché lui indossa sempre la cravatta, ha il viso ben sbarbato
e i capelli tagliati corti; guida l'automobile e viaggia in
aereo, ma è come i profeti di tutti i tempi in ciò che segue. Egli
è umile, gentile e cortese; è conosciuto come persona allegra
e sempre disposta a fare il bene; egli obbedisce alle leggi
dello Stato e alle leggi di Dio; è stato padre esemplare ed i
suoi nipoti e pronipoti hanno grande stima di lui e sono
continuamente nutriti dal suo affetto. Egli presiede alla Prima
Presidenza della Chiesa; dà direttive ai dodici apostoli e
guida le altre autorità generali della Chiesa. Ha la
responsabilità della cura e del rafforzamento di oltre dodici
milioni di membri sparsi per tutto il mondo, di diversa etnia e
cultura, ma è fratello di tutti. L'autorità sopra tante
persone e la responsabilità di fronte al mondo intero non lo
rendono superbo, ma servitore di tutti. Egli vive del frutto
degli sforzi che ha compiuto lavorando negli anni della
giovinezza e non trae profitto alcuno dalla sua posizione. Egli
testimonia del Cristo risorto ed invita tutti a credere in Lui,
a seguirLo e a godere della pace e gioia che Egli ha promesso ai
Suoi seguaci per questa vita e per l'eternità. Ecco,
mi sono sfogato. Non mi sbaglio nel dire che queste stesse
caratteristiche erano proprie di Giovanni Battista, come di
Mosè, Abrahamo e tutti coloro che hanno lasciato un segno nella
storia. Il resto è frutto di lacune nei
resoconti storici e di errori di traduzione oltreché di
interpretazione delle Sacre Scritture. Spero
di vedere altri bei film |