C’è
uno scopo di carattere generale:diventare più simili a Dio. Per
quanto grande, questo concetto è però difficilmente
apprezzabile senza analizzarlo in almeno tre aspetti.
Come rivelato al profeta
Joseph Smith, il nostro Padre in cielo è un personaggio reale
dotato di un corpo fisico perfetto. Siamo venuti sulla terra per
provare cosa significhi avere un corpo fisico. Lo abbiamo avuto
in prova, soggetto alle malattie, al dolore, alla morte; ma anche in
grado di avvertire sensazioni meravigliose. E’ nostro
privilegio usarlo e capirne le potenzialità, sfruttarne le
caratteristiche in mille modi diversi. Esso necessita anche di
cure che ben presto impariamo, dall’igiene all’alimentazione;
alla salute, al suo potenziamento.
Solo avere il corpo è già un’esperienza grandiosa e di
valore incalcolabile. Tutto ciò in prospettiva di un corpo
perfetto che avremo in conseguenza del potere di risurrezione
esercitato da Gesù Cristo e reso poi disponibile per tutti gli
abitanti del mondo (al tempo opportuno) .
Il secondo aspetto
riguarda la fiducia o in altre parole, la fede. Siamo qui come
brancolanti nel buio. Poco dopo la nascita dobbiamo imparare a
camminare. Questa attività da sola mette in gioco tanti
parametri fissi ed altrettanti in continuo cambiamento
attraverso i quali valutare, scegliere, decidere, sperimentare,
correggere. Alla fine siamo capaci di muoverci sui piedi
in posizione eretta fino al punto di essere tanto abituati da
non farci più caso. Lo sforzo per imparare ci ha intanto fatto
acquisire fiducia in noi stessi, nei nostri genitori e in quanti
hanno collaborato, anche per gioco. E così via. Tutto ciò che
facciamo, famiglia, lavoro, gioco, sport,politica, avventura,
difesa.. tutto mette in moto la nostra fede. La fede è il
potere di agire. Gesù diceva che chi ha fede grande quanto un
granello di senape potrebbe comandare alle montagne di spostarsi
ed esse lo farebbero. Era un esempio, ma per fede sono state
fatte grandi cose, anche se i loro autori non chiamavano così
il loro spirito di ricerca e di applicazione. Il profeta Spencer
W. Kimball dichiarò: “la fede precede i miracoli”.La fede
in Gesù Cristo ci mette in condizioni di fare tutto ciò che
Lui ha richiesto o promesso
Un
terzo aspetto riguarda l’atteggiamento verso la nostra
coscienza. Alla fine di tutti i nostri ragionamenti, dello
scrutamento delle leggi, delle regole, delle consuetudini e
tradizioni, esprimiamo sempre il nostro personale parere circa
la giustizia. Quella che viene definita coscienza, senso civico,
morale, è in definitiva la nostra prova del nove. Siamo qui
sulla terra per essere messi alla prova, per vedere se siamo
disposti ad obbedire al nostro Padre nei cieli e/o per
verificare se saremo coerenti con il nostro concetto di
esattezza, giustizia, correttezza, disciplina, obbedienza ai
giusti principi.
Fra
i nati sulla terra il primo ad essere risorto è Gesù Cristo.
Egli ha un corpo perfetto e lo sa usare.
Egli
ha avuto ed ha una grande fede in se stesso, nel nostro Padre in
Cielo e in tutti noi. Conosce il nostro potenziale e ci invita a
diventare come Lui.
Egli
ha obbedito alle leggi dello Stato, alle leggi sociali e alle
leggi divine. In realtà non c’è nessuno obbediente come Lui.
Sono disponibile a
ricevere e a rispondere a domande e commenti su questo ed altri
argomenti .
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