Avevo
disobbedito a mio padre; quando se n’accorse mi chiese come
mai lo avessi fatto ed io, invece di usare la testa, gli risposi
con una spiritosaggine proprio fuori luogo. Egli mi disse di
aspettarlo giù dalle scale dove mi avrebbe raggiunto poco dopo.
Scesi ed aspettai ai piedi delle scale, sicuro di essere ormai
troppo grande per essere sculacciato - avevo 12 anni. Papà era
arrabbiato, non tanto per la disobbedienza, disse, ma perché
sembrava non m’importava nulla di aver trasgredito ad un suo
ordine. Usò solo le mani, ma mi dette una sculacciata che
ricorderò per sempre. Quando ebbe finito mi disse che gli
dispiaceva aver dovuto agire così; mi mise un braccio attorno
alle spalle, mi abbracciò e disse che mi voleva bene. Il tono
di voce era commosso ed io sapevo che stava soffrendo. Più
tardi di sera, mi scompigliò i capelli con la mano e mi disse:
"Cerchiamo di non dover più ripetere l'esperienza di oggi,
va bene?" "Da quella volta ti sei sempre comportato
bene?" Oh, non si può dire, però ciò che mi è rimasto
più impresso, è stata l'espressione addolorata sul viso di mio
padre. Fino allora avevo pensato che quando mi guardava così
mio padre fosse arrabbiato, ma quel giorno capii che la sua non
era rabbia, ma dolore. non si estinguono i figli per le loro
marachelle, per quanto gravi esse possano essere. non si
abbandonano, non si allontanano, non si percuotono a sangue.
vanno diretti, guidati, aiutati, compresi, incoraggiati.
noi
siamo già stati giovani e possiamo capire il loro comportamento
ricordando il nostro di tanto tempo fa. loro non sono mai stati
adulti e non possiamo aspettarci che comprendano tutti i nostri
punti di vista raccolti nella esperienza della nostra intera
vita.
Dio
infatti non ci estingue nonostante il nostro comportamento. non
ci abbandona, non ci allontana, non ci percuote, ma ci
incoraggia, insegna, ispira. soprattutto, tramite Gesù Cristo e
molti profeti, ci ha mostrato un esempio da seguire. Qual è il
primo principio del vangelo?
È
la Fede, senza la quale non potremmo credere in Dio, in Cristo e
nei loro insegnamenti.
Qual
è il secondo principio del vangelo?
È
il pentimento, senza il quale non potremmo confrontare i nostri
pensieri, le parole, le azioni e cambiarli con gli insegnamenti
di Cristo.
Tanto
più grande è la distanza fra queste due condotte di vita,
tanto più necessario è il pentimento, tanto più grande la
fede che deve sostenerci nel farlo. Fra l'altro un cambiamento
in meglio procura molta gioia. Quanto di più viene prodotta se
il cambiamento è grande…
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