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tabacco

Nel 1836 il Signore disse a Joseph Smith: "Il tabacco non è per l'uomo, ma è un'erba creata per curare le ferite degli animali".

A quel tempo non si conoscevano gli effetti deleteri del fumo. Ciononostante divenne caratteristica dei membri della chiesa astenersi dal farlo.

Nella stessa rivelazione fu suggerito di non bene alcool, caffé e thé  e di non fare uso di altro che notoriamente è dannoso per il corpo.

Molto più anticamente il Signore comandò di non uccidere. Perchè dunque uccidersi un po' alla volta?

Qualcuno ignorando la fonte del nostro costume o, ritenendosi più saggio di Dio, razionalizza il principio e afferma che una sigaretta, una tazzina di caffé, un bicchiere di vino non fanno poi tanto male. Nulla da obbiettare. Può darsi che sia proprio così. Certo è che chi non aspira una volta non arriverà a consumare quattro pacchetti di sigarette in un solo giorno, e chi non bagna le labbra di nero o di alcool dormirà sogni tranquilli e non rischierà di ubriacarsi, mai. Inoltre noi, pur riconoscendo i progressi della scienza che confortano inequivocabilmente la nostra scelta, adottiamo questo comportamento per aver contratto un'alleanza. Lo promettiamo prima di battezzarci e sarà così per tutta la vita.

Il risultato? Salute, libertà dal vizio, risparmio.

E' un dono di Dio.

Diversi miei amici hanno smesso spontaneamente, solo perché lo hanno deciso, e ne sono molto gratificati.

Può influenzare la nostra decisione, sapere che Dio ci ama e ce lo ha chiesto per il nostro bene?

Ha anche assicurato che si tratta di una legge a cui tutti possono obbedire.

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