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piccola storia

Sin da piccolo avevo sentito suonare mia madre ed avevo assistito a lezioni di pianoforte da lei impartite a mio fratello maggiore Nanni. Giunse il tempo per me di imparare, ma dopo un anno di lezioni ruppi un polso e fui costretto ad interrompere.

In mia assenza cominciò mio cugino Antonio che diventò presto molto bravo. Mi ci affiancai per un altro anno, ripetendo le lezioni precedenti, ma un altro polso seguì la sorte del primo. E così, dopo avere studiato per due volte le stesse lezioni, lasciai definitivamente lo studio pur continuando a strimpellare a modo mio.

Le mie sorelle cantavano registrando la voce con un vecchio registratore a nastro. Seguii l'esempio cantando a squarciagola le canzoni di Claudio Villa, di Gianni Morandi, Don Backi e di altri loro contemporanei.

Associandomi al cugino Antonio, partecipai a diversi incontri con il suo recente gruppo musicale, in cui lui suonava la batteria o l'organo, Giorgio lo alternava alla batteria, Vito suonava il basso e Claudio cantava. Di tanto in tanto prendevo il posto di quest'ultimo. Lui prediligeva le canzoni dei Pooh, io entravo in campo quando si trattava dei Deep Purple, degli Uriah Heep, dei Black Sabbath.

continua